Il gatto con gli stivali rossi

In una piccola casa viveva un gatto con degli stivali rossi (cosa ci faceva con gli stivali?!). Erano molto belli e lucidi e rossi, ma avevano un piccolo difetto: gli stavano un po’ troppo larghi.
Comunque, era molto felice con i suoi stivali rossi, ma un giorno scoprì che quelli di una gattina erano molto più belli e lucidi dei suoi ma erano azzurri. “Mi dovrò pur sposare con qualcuno!”, disse il nostro gatto, “ma per sposare chi, se io ho degli stivali rossi e lei no?!”. Lasciando parte i suoi dubbi scrisse allora una lettera alla gattina e le chiese di sposarlo.
La gattina gli rispose di sì e gli chiese di andare a prenderla. Allora il gatto con gli stivali rossi si mise a camminare, camminare, e camminare. Sì, camminare, finché non arrivò davanti alla casa della gattina.
Questa casa era in una città, e la città era in una provincia, e la provincia era in un regno, e il regno era in un altro regno, e il gatto con gli stivali rossi continuò a camminare, camminare, camminare, finché non arrivò al regno dove viveva la gattina con gli stivali azzurri e lustri. Bussò ad una porta di una casa per chiedere indicazioni.
“Scusi, signor gatto, saprebbe dirmi dov’è la casa del gatto con gli stivali?”, domandò il nostro gatto, intendendo con ciò capire dove poter trovare la gattina con gli stivali azzurri.
“Ma non vedi che siamo tutti gatti con gli stivali?”, rispose il gatto. “Non vedi che anche io porto gli stivali, e anche tu ce li ha indosso?”
“È sicuro che lei sia un gatto con gli stivali?”, domandò ancora il nostro gatto che, nonostante fosse un gatto con gli stivali, non sapeva distinguere bene un gatto da un altro.
“Certo che sono un gatto con gli stivali!”, rispose il gatto. “E lei chi è?”, chiese ancora il gatto. “Non vedo che tu sei un gatto con gli stivali come noi!” disse prendendolo in giro.
“Io, invece, vedo che lei non è un gatto con gli stivali!”, disse il gatto.
“Ma io sono un gatto con gli stivali!”, rispose il nostro gatto, e si misero a discutere finché, alla fine, si arresero e si odiarono.
La gattina, quando lo venne a sapere, si arrabbiò molto e disse: “Perché litigate tra di voi? Siete tutti vestiti allo stesso modo, e non avete alcun motivo per odiarvi”.
E il nostro gatto le chiese di sposarlo, e lei gli disse di sì.
E il gatto con gli stivali rossi, nonostante le lunghe camminate, arrivò a casa felice e contento.

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