Replicanti

“Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.”

I replicanti sono androidi organici creati dalla Tyrell Corporation con avanzate tecniche di ingegneria genetica. I replicanti protagonisti del film appartengono alla serie Nexus 6; sono stati progettati per essere il più possibile simili agli umani (lo slogan della Tyrell è “più umano dell’umano”), sono superiori all’uomo in quanto a capacità fisiche e hanno un’intelligenza pari a quella degli ingegneri genetici che li hanno creati. Gli ingegneri della Tyrell ipotizzarono che i Nexus 6 potessero nel tempo sviluppare emozioni proprie (rabbia, amore, paura, sospetto, ecc.) e li dotarono di una vita limitata, della durata di circa quattro anni. Per garantire una maggiore stabilità mentale ai replicanti erano innestati artificialmente dei ricordi di infanzia, che ovviamente non potevano mai aver vissuto.

I replicanti sono impiegati principalmente nelle colonie extramondo sia per svolgere i lavori più faticosi e pericolosi, sia come “articolo di piacere” per i soldati di stanza nelle colonie militari. In seguito a una rivolta, i replicanti furono banditi dalla Terra e fu assegnato alla squadra speciale Blade Runner il compito di “ritirare” (vale a dire eliminare) i replicanti presenti sul pianeta.

Per distinguere un replicante da un umano, il soggetto è sottoposto a un test per la valutazione degli stati emotivi denominato “Voight-Kampff”. Esso consiste in un interrogatorio condotto con un oculare puntato sull’occhio; il replicante, di fronte alle domande pensate per suscitare una forte reazione emotiva, tradisce la sua natura con improvvise dilatazioni e contrazioni della pupilla, essendo incapace di controllare le emozioni a causa della mancanza delle esperienze di vita vissuta che caratterizzano ogni essere umano. Per la riuscita del test, inoltre, sono fondamentali i tempi di reazione delle risposte.

fonte: wikipedia
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